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Sono diverse le persone che ogni anno decidono di avviare lavori di ristrutturazione della propria abitazione, magari per renderla più confortevole oppure più funzionale alle loro nuove esigenze o, ancora, semplicemente per rimediare ad alcune problematiche esistenti. Tali interventi spesso vengono avviati anche sulla spinta delle detrazioni di natura fiscalericonosciuti dallo Stato a coloro che li svolgono.

Tuttavia bisogna fare attenzione quando si decide di svolgere dei lavori di questo genere, in quanto non sempre i benefici fiscali vengono riconosciuti in alcune circostanze. Un esempio di questo tipo, come vedremo, si ha quando si effettua una ristrutturazione riguardante edifici di nuova costruzione. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratti, specificando da dove trae spunto questa situazione. Tutto ciò al fine di evitare di ritrovarsi a svolgere interventi edilizi e non avere diritto alle detrazioni relative.

Un’ordinanza importante

La Corte di Cassazione, attraverso l’ordinanza n° 13043 del 15 Maggio 2019, ha chiarito che le spese che una persona ha sostenuto per effettuare dei lavori di ristrutturazione e di risparmio energetico non possono essere oggetto di detrazione fiscale quando tali interventi vengano effettuati su un fabbricato o un edificio di nuova costruzione.

Infatti, se queste ultime strutture risultano in fase di realizzazione, gli interventi oggetto del beneficio fiscale sarebbero considerati come lavori di completamento e come tali non rientrerebbero tra quelli agevolabili dallo Stato per cui usufruire delle detrazioni Irpef. In particolare, ed è bene ricordarlo, queste si possono richiedere soltanto per quei lavori di ristrutturazione destinati alla conservazione di un patrimonio immobiliare e quindi svolti su un edificio già esistente. Una differenza spesso sottovalutata ma davvero importante.

La vicenda da cui nasce la pronuncia della Corte

La situazione che ha portato all’ordinanza ed al chiarimento da parte dei giudici riguardava una persona che nella propria dichiarazione dei redditi aveva portato in detrazione delle spese sostenute per dei lavori di ristrutturazione e per il risparmio energetico riguardanti un immobile condiviso in proprietà con la moglie.

Nonostante la documentazione presentata, al soggetto non fu riconosciuto alcun beneficio fiscale connesso a tali spese, in quanto queste erano connesse ad un immobile risultante ancora in fase di realizzazione e quindi rientrante nella categoria catastale F3. Di conseguenza, tali lavori venivano svolti su una struttura in quel momento priva di idoneità abitativa.

Da qui la scelta del soggetto di opporsi a tale decisione e la vicenda protrarsi fino alla Corte di Cassazione, la quale ha in pratica confermato quanto era stato già deciso dai giudici di merito, dando torto al ricorrente e respingendo lo stesso ricorso. Tuttavia, è importante evidenziare alcune considerazioni che hanno formulato i giudici e di cui bisogna tener presente quando si realizzano interventi di ristrutturazione e se ne chiedono anche i relativi benefici fiscali.

Le considerazioni giuridiche

I giudici di legittimità hanno fornito chiarimenti circa le condizioni essenziali alla base della richiesta di usufruire di detrazioni fiscali e quindi del cosiddetto bonus ristrutturazioni, affermando al tempo stesso un importante principio di diritto. Come già accennato in precedenza, in pratica, per poter richiedere le detrazioni delle spese, queste devono riguardare lavori su un fabbricato esistente finalizzati al recupero dello stesso e non invece destinati al completamento di un immobile in fase di costruzione.

Nel caso specifico posto all’esame dei giudici quindi non vi erano delle prove relative all’ultimazione dei lavori e, di conseguenza, si è ritenuto l’edificio ancora in fase di realizzazione ed ultimazione. Pertanto, come detto, non si rientrava tra i casi ammessi alla detrazione di natura fiscale e quindi il contribuente non poteva ottenere nessun rimborso almeno parziale delle spese sostenute. Da tutto ciò si evince che, nel momento in cui si decida di effettuare degli interventi su un immobile, è bene valutare la tipologia degli stessi ed anche il genere di fabbricato su cui si va ad intervenire, per non incorrere in spese che poi non potranno essere oggetto di richiesta di detrazione fiscale, come magari previsto.  

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