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La “sharing economy” è una tendenza nata negli Stati Uniti e giunta in Italia solo quest’anno grazie ai titolari dello Studio Apeiron che ha sede a Monza, i quali hanno lanciato l’hashtag #AfforTable, sostenendo qualcosa fino a qualche anno fa di impensabile: l’affitto dei mobili.
In occidente il concetto di “proprietà” è presente ormai da tempo, ogni abitante possiede qualcosa dopo averla acquistata, a questo son sempre appartenuti anche i mobili, acquistati spesso secondo le tendenze del momento che più si sposano con il proprio gusto, ma ad oggi affittare i mobili rappresenta un vantaggio.
Secondo i designer e gli architetti di questi tempi, produrre ed affittare mobili è una soluzione che si sposa bene con l’idea contemporanea di casa, oggi intesa come luogo in perenne cambiamento, dove tutto viene condiviso, in linea con lo stile di vita adottato dalle ultime generazioni.
Vi basti pensare a piattaforme come Spotify o Netflix in cui ci vengono messi a disposizione musica pressoché illimitata e numerosi programmi quali serie tv, film, documentari, ma l’unica cosa che di fatto acquistiamo e ci appartiene è l’account: possediamo tanto, ma in fin dei conti nulla, niente di ciò ha a che fare con l’acquisto di cd o dei film.
L’utilizzo temporaneo di beni è quindi parte integrante della nostra vita quotidiana e delle nostre scelte ed era prevedibile che prima o poi questa tendenza avrebbe coinvolto anche settori impensabili come quello dell’arredamento.

In cosa consiste “affittare i mobili”

I giovani titolari di Studio Apeiron, Dario Brivio e Francesco Cazzaniga, hanno dato vita a questa idea in maniera del tutto casuale, pensando alla possibilità di comprare un loro tavolo al costo di un caffè, probabilmente un sogno per molti.
La loro campagna ha avuto inizio a gennaio 2019 con la messa a disposizione di quattro versioni di un tavolo che può naturalmente variare per misura, tipologia e colore di gambe e finiture.
Il noleggio minimo è di sei mesi e costa, in totale, 180 euro (un euro al giorno, il costo di un caffè), a meno che non scegliate di tenerlo, in quel caso dovreste pagare 850 euro (da cui potrete detrarre i 180 euro del noleggio).
Quello dei due giovani imprenditori è stato un salto nel vuoto dal successo inaspettato che li ha portati a progettare nuovi prodotti tra cui una libreria modulare, degli sgabelli, tavolini da soggiorno e una lampada, pronti per essere affittati entro la fine di quest’anno.

Il noleggio del Vintage

Vi sarete sicuramente resi conto che recentemente il Vintage è più attuale che mai, tanto nel vestiario quanto nell’arredamento ed è per questo che si tratta di una tendenza che non va lasciata sfuggire.
Tra amiche con la passione per il Vintage, un’arredatrice, una scenografa ed un avvocato, hanno creato uno spazio di vendita e noleggio di arredi con la messa a disposizione di tavoli, divani, poltrone, scrivanie, lampade, sedie ma anche oggetti come vasi, soprammobili, quadri e chi più ne ha più ne metta, che vanno dai primi anni del ‘900 fino agli anni ’80.
L’affitto, in questo caso specifico, può durare dai un giorno a tre mesi con prezzi che variano e pensati sulla base del valore dell’oggetto, oltre che della durata del noleggio. Si tratta di un sistema che permette alle proprietarie di continuare a cambiare le offerte e di offrire l’opportunità anche ai privati ottenere un’atmosfera specifica anche solo per pochi giorni.
Probabilmente vi starete chiedendo fino a che punto abbia senso affittare degli oggetti o dei mobili solo per un giorno o una settimana, ma in realtà potrebbe essere pensato per una festa a tema anni ’60 o ’80, per tutti gli amici in preda alla nostalgia.

A chi potrebbero interessare i mobili in affitto Come ogni nuova tendenza è importante comprendere a chi questa è indirizzata principalmente al fine che possa avere successo. Nel caso dei mobili in affitto i destinatari sono sicuramente i più giovani, tanto gli studenti fuori sede, quanto chi si trasferisce in una nuova città o chi è costretto a cambiare casa.
Vi basti pensare che per tutte queste persone spesso è faticoso riuscire a fare i conti con i prezzi del mercato e rischiano di rimanere senza i mobili necessari perché non possono permetterseli sul momento.
Ecco che allora affittarli potrebbe essere la soluzione più adatta, basterà prestare attenzione a non rovinarli utilizzando il kit in dotazione che contiene olio, cera naturale, carta vetrata ed un panno per la manutenzione e alla fine del periodo di utilizzo (minimo sei mesi) si potrebbe scegliere di restituirli o di acquistarli o ancora di prolungare il periodo per altri sei mesi.
Sicuramente non tutti riescono a vedere come questo possa essere un’innovazione, molti lo ritengono un modo come un altro per non avere stabilità, ma la realtà odierna è più fluida che mai e la possibilità di poter cambiare sempre la propria casa affascina molti.

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